“Costruisco i miei dipinti tassello dopo tassello, macchia dopo macchia, così come avviene in un mosaico – dice Stefania Nizzola, giovane artista mazarese che ha offerto, come carezza agli occhi di chi l’arte l’apprezza e ne gode interpretandola essenza di vita ed espressione di bellezza, la visione delle sue opere in una sala d’un ristorante nel cuore di Mazara- Il dipinto non è una semplice superficie da ricoprire, ma un frammento della mia vita, in cui riesco a crearne una nuova, per mezzo di tanti frammenti più piccoli – continua- Ritengo che nelle insenature di una pietra esiste una lotta tra forze opposte: superficie e profondità, luce e ombreggiature, liscio e grinzoso. Nonostante questa lotta, si forma un equilibrio che si ristabilisce di continuo come quell’ordine che si genera nel dipinto. Infatti, l’osservatore può scegliere da sé il modo in cui si evolve l’opera sotto i propri occhi, cosicché il dipinto non è immobile, ma soggetto a profondi mutamenti, in base al movimento del suon pensiero, che insieme all’artista diventa creatore”.
Profondo lo stimolo che Stefania profonde, con grande passione artistica, per far riflettere sull’immenso patrimonio di spunti che regala la natura. E così lo immortala nel frontespizio del suo pieghevole dal titolo “Opere di Stefania Nizzola”: “La natura è una fonte infinita di immagini e forme che riconnettono l’uomo alla propria interiorità; essa sembra esprimere i diversi stati d’animo dell’uomo e dialogare con la sua anima”.
Dipinti su tela, illustrazioni, ritratti, ceramiche e stampe su tela intelaiata sono i suoi lavori artistici.
“La tela dovrebbe riuscire a concretizzare i movimenti interiori dell’artista, il quale può aiutare gli altri a ritrovare il loro strato più profondo – sostiene la brava e graziosa Stefania – frantumando così la loro corteccia. Infatti la psicologia umana è costituita da strati che vorrebbero nascondere la profondità, che raramente riesce a venire a galla”.
Ho visitato la mostra per la gentilissima informazione di papà, l’ingegnere Peppe Nizzola, che … adora il suo gioiello Stefania … e che parlandone aveva una particolare luce negli occhi. Mi hanno impressionato molto le belle opere esposte … ma mi ha particolarmente affascinato la grande passione dell’artista che, presentandomi le sue opere e la sua “vocazione” artistica, lo ha fatto senza ostentare … anzi! Distinguendosi con una umiltà che è ulteriore dote e risorsa per volare più in alto.


Attilio L. Vinci